ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

venerdì 22 ottobre 2010

Maternità: piccole norme di sopravvivenza

Era il 20/07/2010 .....ma è un argomento sempre attuale...

Se c’è una cosa che  ho imparato dall’essere due volte mamma è il riconoscere l’EIM .
EIM sta per Esperta in Mammologia; trattasi di soggetto,donna,  che nel migliore dei casi (EIM di tipo A)  ti riempie di consigli, suggerimenti, di frasi del tipo “io con mio figlio facevo.”, nei casi peggiori (EIM di tipo B) non parla, non dice, ma osserva silenziosa, ed in quello sguardo percepisci  disappunto, biasimo, critica ed un sottilissimo ma perfettamente tangibile “io lo saprei fare meglio” o peggio ancora “a me, questo, non sarebbe mai successo”.
Principale differenza tra le due tipologie è essenzialmente che il tipo A è di norma benevolo, agisce solo perché dettato da grande amore nei confronti tuoi e di tuo figlio, infatti lo si può facilmente riconoscere soprattutto nell’ambito familiare o degli affetti più stretti.
Il tipo B di benevolo non ha assolutamente nulla, agisce solo per vederti sbagliare, gode dei tuoi momenti di crisi, è in perenne competizione e ha uno spiccato senso critico. 
E’ il tipo più pericoloso perché viaggia sempre sotto mentite spoglie.  Lo trovi a scuola di tuo figlio(maestra, bidella, madre di compagni etc. ); dal pediatra (raramente si tratta di lui, nel 90% dei casi è la sua segretaria); in chiesa (una signora di mezza età seduta un bancone avanti al mio si è presa la briga di chiedermi nel bel mezzo di un battesimo del perché avessi fatto pungere dalle zanzare il viso di mia figlia); e naturalmente in tutto il resto del mondo.
Uno dei primi incontri con l'EIM di tipo B risale a una calda mattina di giugno: avevo appena posteggiato l'auto e mentre mi avviavo con il bimbo in braccio verso casa,  la vedo che cammina spedita in senso opposto al mio, di li a pochi secondi ci saremmo incrociate. Mi guarda, occhi negli occhi, il tempo rallenta effetto Matrix e nelle mie orecchie parte la colonna sonora di un  film di Sergio Leone. la distanza si accorcia, stringo a me il mio bambino e nell’istante esatto del nostro incrocio mi spara un “c’è troppo caldo per uscire il bambino!”.
Così, senza neanche fermarsi a verificare la mia reazione, senza neanche darmi il tempo di una giustificazione, niente, ha sparato, mi ha colpito e se n’è andata (magari Nikita sarebbe stata più compassionevole).
L’EIM è sempre in agguato, e dal momento in cui nascerà vostro figlio/a è la persona che vi troverete sempre accanto, potrete anche non vederla ma percepirete i suoi sguardi, i suoi pensieri e anche quando crederete di esser sole in realtà non lo sarete mai.
I momenti peggiori della maternità, non saranno i pianti del bambino, o le nottate che vi farà fare, no, i momenti peggiori saranno gli incontri e gli scontri con l’EIM soprattutto se non imparerete sin da subito a riconoscerle e quindi a difendervi.
E adesso un elenco di frasi che vi aiuteranno a riconoscere ed eventualmente catalogare la tipologia di EIM:
Situazione tipo: il bambino piange, oserei aggiungere in maniera seria, qui è facile l’EIM è quello che dirà subito “Ha fame, fallo mangiare! ” attenzione, non è una domanda perché l’EIM non chiede, ordina.
Altra situazione: il bambino da un colpo di tosse, elementare, non finirà nemmeno di emettere il suo colpo di tosse che l’EIM si farà riconoscere con un “ma l’aerosol glielo fai?” anche questa che in apparenza è una domanda in realtà è un dito puntato addosso e un “cretina” sotto inteso.

Concludo suggerendo alcune frasi da tenere sempre a mente e da tirar fuori al momento giusto :

1)  “Me lo ha detto il pediatra” questa è mitica mette subito tutti a tacere, dunque quando L’EIM vi  “suggerirà” la posizione da tenere  per far fare il ruttino, la crema da mettere nel sederino, gli alimenti da fargli assaggiare, piuttosto che le ore per farlo dormire, per tutto questo e per altro ancora uscitevene con un “me lo ha detto il pediatra” e varianti simili del tipo  “ne ho parlato con il pediatra e mi ha detto….” e magicamente l’EIM sarà messo a tacere.
2) “Non gli piace stare sul seggiolino” questa frase  è fondamentale da usare quando siete in auto in compagnia  dell’EIM e, nel modo di introdurre vostro figlio nel vano posteriore per posizionarlo sul seggiolino, involontariamente gli fate sbattere la testa, succede più spesso di quanto crediate e non solo a me. Il bimbo piange, accertatevi che non si sia fatto nulla di grave, a quel punto l’EIM che essendo seduto davanti non ha visto niente , per fortuna, dirà “perché piange?” e voi “Non vuole stare nel seggiolino”.
3)  “Ha le coliche” da utilizzare sempre quando il bambino piange e tu non hai la ben più pallida idea di cosa abbia e  l’EIM ti chiede “perché piange?” alla tua risposta “Ha le coliche” l’argomento è esaurito anche se il bambino continua a piangere.
Se poi siete certi di trovarvi davanti ad un EIM di tipo B a cui avete deciso di infliggere il colpo di grazia c’è una tecnica molto sottile da mettere in pratica ed è la seguente: 
il bimbo si è appena svegliato e piagnucola,  l’EIM di tipo B è nei dintorni perché ne percepite la presenza, l'istinto vi dirà di prendere il bambino in braccio, non fatelo!
Aspettate 15 secondi, è il tempo necessario affibchè  l’EIM esca allo scoperto, 
15, 14, 13… tranquille che non resisterà alla tentazione .
10, 9, 8… si fionda nella culletta e prende il bambino che tu, madre snaturata, hai lasciato piangere per ben  7 secondi. A quel punto il bambino piangerà in maniera sempre più accorata, 
ferme non prendetelo ancora 
6, 5, 4… “perché piange?” vi chiederà innervosito l’EIM e voi “Ha le coliche” (brave, avete visto e semplice)
3 2 1..l’EIM esasperato vi consegnerà il bambino che magicamente una volta in braccio a voi smetterà di piangere perché ciò che voleva era solo la sua mamma e voi avrete battuto l’EIM  una volta e per tutte.

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