ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

venerdì 29 ottobre 2010

La mamma è una strega

- Mamma, ma tu, le sai fare le magie?
- Certo tesoro, ora ti faccio vedere, guarda vedi questo sacco pieno di spazzatura, adesso lo metto accanto alla porta di ingresso, così, bene in vista, tu lo vedi?
- si certo
- bravo io lo vedo, tu lo vedi, anche tua sorella lo vede, chiunque lo vedrebbe non credi? adesso per effetto del mio incantesimo lo renderemo invisibile ...ma solo agli occhi di tuo padre...

Giunta l'ora in cui il padre del bimbo dovette uscire, salutò con un bacio la moglie ed i  figli e varcò la soglia senza accorgersi del sacco di spazzatura, che magari, avrebbe gradito trovar dimora presso un cassonetto per strada.
 Il bimbo sbalordito dalla scena a cui aveva assistito, guardò la mamma e disse
"Mamma è vero sai fare le magie,sei una vera strega"
 e la mamma sorridendo rispose:
"tesoro questa era veramente troppo facile!

alla prossimaaaa

giovedì 28 ottobre 2010

E siamo qui!!!!

Trasloco completato...
casa vecchia chiusa e chiavi consegnate al padrone di casa
ho portato qui tutte le mie vecchie cose .... ma non mi sento ancora a casa,  non so' forse il colore dlle pareti che è un po' triste.....ho ancora  tanto spazio
forse è il caso che aggiunga qualcosa di nuovo ....
nel frattempo curiosando a casa dei vicini ....

mercoledì 27 ottobre 2010

U' Mastro e u' picciuttieddu

Nel lavoro artigianale si possono facilmente individuare due figure: il mastro, che è colui che ha l'arte nelle mani, intesa come la conoscenza del mestiere e di tutti i suoi segreti, e u' picciuttieddu, che è invece colui che il mestiere vuole impararlo e si affida all'esperienza del mastro per apprenderla.
Passano anni prima che u' picciuttieddu possa a sua volta diventare mastro, all'inizio il suo compito consiste nel tenere pulito l'ambiente in cui si lavora, potrà osservare senza dare troppo impaccio, in seguito imparerà a riconoscere gli strumenti di lavoro e  a passarli al mastro quando questo li richiede.....in ultimo, quando avrà appreso l'arte, verrà lasciato solo ad operare,  il mastro si limiterà a supervisionare e a dare la cosiddetta "botta del mastro" e cioè l'ultimo tocco che fa di un lavoro svolto in toto da u' picciuttieddu un lavoro da mastro. 
La sveglia trilla alle 6.00, tutti dormono in casa, e Amò con gli occhi chiusi e senza muovere un muscolo per paura di perdere quella posizione supina che tanto lo fa stare comodo bofonchia:Stresserentola sono le 6.00
Stresserentola si alza, e sa che il suo primo compito della giornata consiste nel ripulire l'ambiente di lavoro......lava i piatti della sera prima, stende la biancheria della lavata notturna, prepara la colazione e sveglia i due piccoli di casa, prova a svegliare anche Amò ma con scarsi risultati.
 I due piccoli fanno colazione e stresserentola nel frattempo prepara gli zaini, scegliendo la merenda frutto di lungo compromesso tra porcherie preconfezionate che tanto piacciono ai bambini e merenda sana e nutriente che fanno tanto mamma-attenta-all'alimentazione che tanto piace alle maestre.
 Amò continua a dormire, ma stresserentola è contenta perchè è lasciata sola a svolgere tutto il lavoro.......che dimostrazione di fiducia!!
Stresserentola lava i bambini, prepara loro i vestitini da indossare, anche quello frutto di estenuante trattativa, tra un bambino e l'altro si prepara anch'ella, la cura della persona è alla base di un lavoro ben fatto.
Amò si alza e in silenzio si aggira per casa con leggerezza, la sua presenza quasi non si percepisce......
Stresserentola comincia ad agitarsi, è tardi, sono le 7.20 a quell'ora doveva già esser fuori casa, cosa manca? I grembiulini, fa indossare i grembiulini ai bambini e si accorge che i due sono tutti spettinati, guarda Amò, lui guarda lei e capisce .......
Amò: NON E' POSSIBILE CHE FATE FARE SEMPRE TARDI ALLA MAMMA, DOMANI MATTINA NIENTE CAPRICCI PER I VESTITI O PER LA MERENDA, E ORA VENITE QUA CHE VI PETTINO....
...e con la botta del mastro alle 7.30 siamo tutti e tre fuori casa....
 Sono quasi dieci anni che faccio u' picciuttieddu, riuscirò mai a diventare il mastro di questa famiglia?
alla prossimaaaa

martedì 26 ottobre 2010

Cats School

E come diceva stop and go a volte si tende a voler dare il meglio, che spesso non è necessariamente il meglio ....era il 10/9/2010 e scrivevo così.......


Per i miei figli la scuola non è ancora cominciata, l'anno scorso il primo settembre già frequentavano, questo perchè l'anno scorso andaqvano alla cats school. Qualche giorno fa', passavamo per caso nei pressi della suddetta scuola e il mio bambino, che è più nostalgico di sua madre, mi ha chiesto di poter entrare a salutare le sue maestre, come non capirlo.....
Sulla porta ad accoglierci la gatta proprietaria della cats school, alla nostra vista i miagolii si sono sprecati......  - ma quaaaanto siete cresciuti questa estateeeee, che siete abbronzaaaaati e miaoo miaoo miaooo.....con i tuoi figli sono andati via un pezzo di cuoooooresi tende sempre a voler dare il meglio, che spesso non è necessariamente il meglio......ma perchè non dite a mamma che uno di questi giorni vi porta qui la mattina così passate un po' di tempo con i vostri vecchi compaaaaagni.......
Prolog: il mio primo incontro con la gatta risale a circa due anni fa, facevo il mio tour the school e mi imbattei nel cats school su suggerimento di una collega anche lei moolto miagolante, la gatta mi illustra i pregi e l'alta professionalità del personale assunto, l'attenzione nei confronti del bambino ed alla sue esigenze in quanto individuo :noi non facciamo indossare i grembiulini ai bimbi perchè ci piacciono così, colorati, e poi attraverso l'aaaabito esprimono la loro(?) creaaativitaaa' miao miao miao......e poi qui impareranno anche l'inglese
"Davverooooo?" dissi io ammaliata da cotanta meraviglia, "miagolate anche in ingleseeeee?" stavo cominciando a miagolare pure io, quando il dubbio che la gatta spicchiasse inglese meno di me, si insinua nella mia mente e a quel punto il desiderio di bleffare diventa irresistibile, ma il rischio troppo alto, il mio vocabolario inglese si limita a teacher, apple, table, john and mary, difficile formulare una frase d'effetto con queste poche parole dunque rinuncio. E comunque dopo aver miagolato tutti i molteplici pregi della cats school, arriviamo al punto in cui mi dice quanto costa questa immensa meraviglia.............una cifra esagerata .......ma cosa saranno poche migliaia di euro rispetto al benessere dei miei figli ...bruscolini e così mi convince, ed io a mia volta convinco amò, i nonni, gli zii e tutti gli altri parenti e affini entro il terzo grado che hanno a cuore il futuro degli eredi (dei nostri debiti) che la cats school è la scuola che ogni bambino dovrebbe frequentare. Fine prolog
Capita che quando la scuola non sia ancora cominciata  ci sia il problema di dove lasciare i bambini.....
capita che io e amò abbiamo esaurito le ferie.....
capita che nonni, zii, parenti e affini entro il terzo grado c'abbiano pure cose da fare e non possano assolvere a tale compito
capita che due bambini allettati da una gatta ammaliatrice manifestino l'immenso desiderio di tornare almeno per un giorno alla cats school
capita che alle 7.30 del mattino io non abbia ancora una soluzione al problema .....che faccio? chiamo la cats school
-pronto, salve sono stresserentola, la mamma di XX e XY, senti ho un problema, non è che solo x stamattina posso lasciarvi i bambini....- miaaaao ceeeerto fanno 50 euro, sai com'è tariffa non iscritti...
Ora, io non ho detto nulla quando mi è stato imposto l'acquisto della divisa della cats school, alla faccia dell'espressione di creatività dei bambini; non ho detto nulla quando oltre alla retta miagogalattica mi è stato chiesto il contributo libri di testo, contributo progetto didattico, contributo festa didattica, contributo foto didattica e tutto quello che di didattico ci possiamo immaginare; non ho detto nulla se dopo due anni di cats school le uniche parole che i miei figli pronunciano in inglese sono teacher, apple, table, john e mary, .....e per inciso avevo ragione io e la gatta non spicchia inglese.
Ma creare il desiderio nei bambini per soddisfare il proprio interesse economico significa giocare sporco e quindi ripago con la stessa moneta.....
....e che cats
alla prossimaaaa

E' arrivato PCrillo



Nelle ultime settimane sono stata più volte ripresa dall'accataminkiate perchè non ho aggiornato questo blog con un nuovo post ........cosa è successo?
Credo che molti di voi siano già a conoscenza del definitivo spegnimento del mio vecchio PiCci, a propostito ringrazio x i messaggi di solidarietà che mi avete inviato, dicevo, la  scomparsa del vecchio PC ha inevitabilmente lasciato un vuoto di almeno due ore nell'arco di una giornata. Ho cercato di riempire questo vuoto cercando di rinsaldare i rapporti con il ferro da stiro, ma quello è un rapporto ormai compromesso da anni, ho cercato conforto in Rosamunde Pilcher e in Barbara D'Urso, con il risultato che alla depressione si è aggiunto l'atrofizzamento cerebrale.
E così quando tutto sembrava perduto e un attimo prima che mi infilassi in un qualche tugurio dal puzzo di incenso e karkadè, volgarmente chiamato intenet point, ecco che arriva la fatina buona di questa favola, il nonno problem solving, che mosso a compassione da questa povera figlia stressata con una mano sul cuore ed una nel portafoglio, tira fuori la carta magica e ta tac ......ed ecco che arriva in versione portatile il nuovo PCrillo.
Nonno problem solving: prendi questo PCirillo, adesso è tuo, ma mi raccomando dovrai dargli un'anima quindi fanne buon uso
Stresserentola: ma è bellissimo, è piccolo e  già così intelligente e veloce, ma è troppo per me, non so se sono io alla sua altezza, e comunque è un regalo troppo grande non so se posso accettarlo....
Nonno Problem solving: Non è un regalo mia piccola e illusa stresserentola, me lo ripagherai con il tuo "duro" lavoro e comunque in comode e piccolissime rate TAN 0% TAEG 0%
Stresserentola: lo sapevo che c'era la fregatura, non ci sono più le fatine buone di una volta.....e comunque grazie nonno, come farei senza di te.....
Nonno Problem Solving: Ricordati se di questo PCrillo non sarai degna condannata sarai alla stirella....e per completare questo rito di passaggio dovrai recitare il giuramento di Ippocrita
Stresserentola: Ottenere il mutuo trentennale è stato decisamente più facile ....e va bene ....Io Stresserentola giuro per Bill Gates e per la Microsoft chiamandoli a testimoni che adempierò secondo le mie forze e il mio giudizio a questo giuramento e  patto scritto.Terrò chi mi ha trasmesso questo "dono" come genitore e condividerò con lui tutto ciò che da esso verrà prodotto e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto, e lo stesso farò con i suoi figli, miei fratelli e dividerò e condividerò con loro se lo vorranno. Scegliero le applicazioni per il bene del PCrillo secondo le mie forze e il mio giudizio e mi asterrò dal recargli danno. Non somministrerò programmi e applicazioni neppure se da lui richiesto, non prenderò mai iniziative personali di manutenzione e neppure lo darò in gestione a minori di 14 anni. Non opererò neppure se mi chiede una formattazione  ma cederò il posto a chi è esperto di questa pratica. In tutti i siti che visiterò entrerò solo per scopi informativi non cederò a tentazioni di scaricare file di dubbia provenienza, non sbloccherò più i popup. Se adempierò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere delle informazioni di google e wikipedia, se lo trasgredirò e spergiurerò, possa io esser condannata alla visione di pomeriggio cinque..........
.......ora che faccio bacio la sposa?
Nonno problem solving: No va travagghia!
alla prossimaaaa

Addio PiCci


Picci 
novembre 2001 - settembre 2010
Dopo quasi nove anni di fedele servizio, alle ore 15.00 di un piovoso 3 settembre  si è spento definitivamente Picci.
Erano mesi che dava cenni di cedimento, prima alcuni black out, diventati poi sempre più frequenti, i problemi di linea che lo angosciavano da sempre sono forse stati la causa che lo hanno portato al decesso, forse un virus deleterio ha provocato l'arresto definitivo in un sistema ormai vecchio e stanco, stresserentola, li' presente al momento del decesso, ha tentato invano di rianimarlo fino a quando ha dovuto arrendersi all'evidenza dei fatti e dichiarare il decesso.
Le esequie avverranno nei prossimi giorni, al momento stresserentola non è in grado di comunicare con alcuno, gli eventuali messaggi di cordoglio potranno essere inviati alla sua mail

lunedì 25 ottobre 2010

Orgoglio di mamma

Ci sono momenti che si ha voglia di fissare nella mente questo è uno di quelli ......era il 30/8/2010 e scrivevo così......


E’ ora di cena e preparo un’insalata: pomodoro, mais e cipolla rossa,
la mia piccola  XY mi guarda incuriosita mi chiede:
 “mi dai il pomororo?” - “tesoro si dice pomodoro, tieni, mangia il pomodoro”
 “mamma mi dai la pillola?” - “non è pillola tesoro, si chiama mais, tieni, assaggia pure il mais”
 “mamma mi dai la cipolla? – giusto giusto l’ha pronunciata bene -  “no, amore la cipolla è per me e per papà, ai bimbi non piace la cipolla”
a quel punto quel genio del male che è mia figlia pensa bene di intonarmi questa canzone: “voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla, voglio la cipolla…..(non continuo perché ho pietà di voi lettori)
all’ennesima intonazione di voglio la cipolla, afferro una striscia di cipolla e gliela infilo in bocca (lo so finirò all’inferno per questo gesto)
lei si fa brutta in viso ma ingoia il boccone senza dire una parola …..attimo di silenzio….
….e ricomincia  “volevo la cipolla, volevo la cipolla volevo la cipolla, volevo la cipolla volevo la cipolla volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, volevo la cipolla, ……”
non saprà ancora pronunciare bene molte parole, ma almeno sa coniugare i verbi ;-)
alla prossima

Le Origini

Precaria x 12 anni, fin quando arrivò il tempo delle stabilizzazioni all'interno del Comune, vennero banditi dei concorsi per figure professionali specifiche, e in barba alle competenze nel frattempo acquisite, la possibilità d'accesso ai singoli bandi dipendeva dal titolo scolastico, pertanto le figure tecniche furono inserite senza problemi, al contrario di tutti i diplomati al liceo che non avendo una figura corrispondente nell'organico comunale, si indirizzarono nella polizia municipale ......era il 10/8/10 e scivevo così:........



Ci fu  un tempo in cui comuni mortali presero d’assalto l’Olimpo degli dei,
 imponendo la loro presenza in tutte le sue alte sfere.
Ci furono lotte,  guerriglie, scoppi e tumulti, alcuni caddero, altri resistettero,
 alla fine ognuno di loro conquistò una piccola fetta di paradiso ….
ma ogni conquista comporta una rinuncia e così essi vennero costretti
all’invisibilità ……
Ma venne un giorno in cui Coluichecreòsestesso disse:
E’ giunto il momento di mettere a posto le cose, ognuno di voi,
grazie al mio immenso potere verrà trasformato in dio
– la folla era in delirio, benchè nessuno lo vedesse in realtà
 (perché lui è invisibile all’occhio umano) la sua voce aleggiava su di noi
(per chi non l’avesse capito c’ero anch’io lì in mezzo),
- e siccome IO sono BONO e GIUSTO rispetterò le vostre origini…..così è deciso -
  PUFF anzi SNIFF… e silenzio fù ….x un altro anno.
Poi un giorno venimmo convocati nientepopodimenoche da “Santrummaro  la dea della Giustizia,
che ci chiamò ad uno ad uno e ripetendo le parole di Coluichecreòsestesso ci disse:
verrete assegnati in base alle vostre origini mortali, tuuu, - disse indicando una ragazzo 
- vedo che quando eri mortale eri un uomo di lettere, ti piacevano le arti, i colori
…che colore è questo?
– Verde – rispose timidamente il ragazzo –
e questo? – chiese Santrummaro – Rosso – rispose perplesso il ragazzo
– e sia, - proclamò Santrummaro – per i poteri conferitemi da Coluichecreòsestesso tu sarai…….
(rullo di tamburi) ….. vigile urbano.
Tutti applaudirono alla proclamazione, e a me venne l’ansia……
TUUUUUU – era il mio turno – le tue origini sono confuse – vedo lettere,
ma anche numeri … anche se  sono molto molto molto lontani,
ma vedo anche…..ohibò nelle tue vene scorre sangue da baccante –
 aaaaaaaaaaaaaaahhh,   la folla esclamò all’unisono……
E’ un problema – disse Santrummaro – a quale origini devo riferirmi ?
 ho trovato andrai con la Regina delle Baccanti, sarà lei a decidere cosa fare di te, e sia  -
  Ella mi guardò e il prodigio  si compì.
Così pensai di passare gli anni a venire alla corte della Regina delle Baccanti,
ma siccome nemmeno all’Olimpo c’è niente di eterno la situazione da lì a poco mutò,
e la Regina delle Baccanti fu sostituita dalla Madredituttiglidei .
Tuuuuu  stresserentolaaaaa – udiii da una voce,
penserete: è Coluichecreòsestesso? No, lui non parla con gli dei
 (non chiedetemi con chi parla perché credo che non lo sappia nessuno) ,
 allora è Santrummaro? No, l’hanno messa a tacere già da tempo,
 allora è la Madredituttiglidei? No, nemmeno, o forse si, non lo so,
comunque quella voce che mi chiamava era Radio fante, la radio degli dei, 
 l’unica emittente che prende benissimo all’olimpo,
i telefonini manco se ti metti in equilibrio sull’alluce sinistro, ma radiofante è a banda larghissima.
Non sapevo se sentirmi lusingata o preoccupata, non era mai stata citata da radio fante,
o forse non l’avevo mai sentita così forte e chiara, e comunque, il messaggio era pressappoco questo:
Tuuuuuuu, che hai provocato l’ira degli dei...
tuuuuu, che hai sfidato la sorte...
tuuuuuu che hai rinnegato le tue origini..., - 
tentavo di discolparmi, tentavo di dire che era stata una decisione di Santrummaro,
 che io non c’entravo nulla, che mi sarebbe andato bene pure fare il vigile urbano, 
 ma radio fante è solo un’emittente, non è ricevente…..quindi …parole buttate al vento.
Tuuuuuuu, che non sei sottostata alle leggi di coluichecròsestesso…
 e va bene, pensai, che potrà mai succedermi, donna partorirai con gran dolore? 
 Pazienza non c’è due senza tre, si può fare……
Tuuuuuuuuu, che hai osato sfidare la potenza degli dei… -
 ho capito e che vogliamo fare, mi trasformate in ragno?
Mi inchiodate ad una rupe del Caucaso con gli avvoltoi che si cibano del mio fegato…..?
Noooooo, tornerai alle tue origini……….
Alla profezia di radio fante seguì il verdetto firmato dalla Madredituttiglidei
……per i poteri conferitomi da Coluichecreòsestesso tu sarai ………
(rullo di tamburi) …….ragioniera
Nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Ma io non voglio, non posso, sono affetta da dislessia numerica,
vi prego, trasformatemi in ragno piuttosto,
 date in pasto il mio fegato agli avvoltoi o ai miei figli, che va bene uguale,
ma la ragioniera noooo……
…..questo è quello che avrei voluto dire, ma siccome “sazio manco ai porci”, risposi :
-         OBBEDISCO, ma ciò che sono rimango, a prescindere da ciò che faccio, TIE’

Note dell’autore: dopo questo post è forse il caso che io vada in ferie…..
ci vediamo alla prossimaaaaaaaa

Normale "Amministrazione"

e se questo è lunedì figuratevi il resto della settimana ......era il 3/8/2010 e scrivevo così


Sono le 9.30 di un qualunque lunedì mattina e come al solito mi reco in ufficio in perfetto ritardo, varco la soglia quando il portiere mi ferma e mi dice “ah ecco a lei aspettavo, ci può parlare con questa signora?”….poi si rivolge alla signora che li presente aveva assistito al fermo e le dice: “questa è la signora che le dicevo, parli con lei , che sicuro sa’” il tutto avviene in portineria davanti ad altre persone alla faccia della privacy…..”prego signora, come posso esserle utile?” e la signora: “mi hanno detto che ci  fanno lo sconto del 50% sulle montature degli occhiali con la gradatoria del comune”- ad un milanese questa frase potrà sembrare incomprensibile, quindi traduco il probabile pensiero della signora,  : ho sentito al tg regionale (nella migliore delle ipotesi) o,  mi ha detto la mia vicina (cosa più probabile) che c’è una convenzione tra il comune e confesercenti, per cui presentando domanda al comune e per particolari casi da accertare e valutare che si può acquistare un paio di occhiali, da ottici convenzionati, con un notevole sconto.
Stresserentola – Signora io non sono a conoscenza di queste convenzioni, anche perché non è il mio settore ….le indico il settore a cui dovrà rivolgeri per avere tutte le informazioni del caso.
La signora ringrazia e si dirige all’ufficio competente……….
Mi rivolgo al portiere,  : Scusi, sono 4 anni che lavoro qui, ma forse non ci hanno mai presentati, io sono Stresserentola lei? –
Portiere: Fulippo
Stresserentola: sig fulippo, la prossima volta , non faccia aspettare inutilmente le persone, se si rende conto  che hanno sbagliato ufficio, li indirizzi a quello giusto…
Portiere: vabbene Giò,  io ci volevo solo  fare un piacere.
Stresserentola: A me? Non capisco?
Portiere: Picchì, lei unn’avi un’ottico, ci volevo portare clienti (traduzione: Pensavo che lei avesse un negozio di ottica e le volevo procurare nuova clientela)
Stresserentola: Scusi, sig. fulippo ma se le ho appena detto che lavoro qui, come faccio ad “avere un ottico”
Portiere: vabbè giò, semu ‘o comune (Traduzione: si dice che chi lavora al Comune ha sovente una doppia attività)
Stresserentola: e poi scusi, fino ad un attimo fa lei non sapeva nemmeno come mi chiamassi e già dava per scontato che avessi una doppia attività, vabbè senta non ce l’ho l’ottico,  io mi occupo solo di contabilità 
Portiere: ah allora visto che ci fa la contabilità, se mi dovesse servire, glielo può chiedere all’ottico di farmi lo sconto
Ci Rinuncio
Alla prossimaaaaa


venerdì 22 ottobre 2010

Scene da un matrimonio

Il 29/07/2010 accadeva questo........


Anche quest’anno si è inaugurata la stagione matrimoni 2010, generalmente si comincia prima, ma quest’anno a giugno non faceva abbastanza caldo, meglio quindi aspettare i 40 e più gradi di luglio.
La famigliola è in fermento, anche perché i due piccoletti sono stati incaricati al trasporto delle Fedi, quindi, almeno questa volta non possiamo permetterci ritardi;
Amò si prende nientepocodimenochè un giorno di ferie……., a voi non sembrerà niente di eccezionale, ma dovete sapere che Amò lavora presso il  “centauro incazzusu” che non concede ferie, permessi, niente di niente, pure quando dovevo partorire gli disse di tornare  dopo il parto, ma in quell’occasione me la sono “runniata” per dieci ore quindi gli è saltata la giornata lavorativa.
Quindi visto che amò è in ferie, e i bambini per l’occasione stanno a casa, mi pare giusto andarmene a lavorare tanto per non sembrare troppo “famiglia del Mulino bianco” .

Ore 7.45 esco di casa lasciando tutto il resto della famiglia dormiente …..Amò farfuglia qualcosa che non capisco ma gli rispondo “ti amo anch’io” che ci sta sempre bene :-P

 Ore 9.30 telefonata a casa:
Stresserentola: Amò tutto a posto?
Amò: si, i bambini sono pronti e stiamo uscendo, già che sono libero vado a pagare l’assicurazione della macchina che è scaduta
Stresserentola: la stessa macchina con cui sono andata stamattina in ufficio suppongo?
Amò: eh certo una ne abbiamo, altrimenti perché ti avrei  raccomandato di non litigare con i vigili …..almeno per oggi.
Stresserentola: …ecco cosa diceva, vabbè senti voi mangiate, che io vado dal parrucchiere, ci vediamo dopo.
Ore 13.00 corsa dal parrucchiere
Azz, la camicia di amò si deve stirare……ce la posso fare …..torno a casa……stiro la camicia, o almeno ci provo, faccio finta di stirare la camicia (così è più veritiero) …scendo
Ore 13.15 corsa dal parrucchiere
Parrucchiere: ciao Giò (vedi post precedenti) che fa’ siamo di matrimonio?
…..e questa la dice lunga su quanto io sia poco assidua a queste frequentazioni
Parrucchiere: Giò (aridaglie) facciamo il solito?
Stresserentola: purchè sia una cosa veloce che ho poco tempo.
……e su questo dialogo ci sarebbe da scrivere tanto, ma mi riservo di farlo un’altra volta.
 Ore 14.00 la vestizione
Io opto per un tubino nero….vabè più che tubino nel mio caso si parla di condotto idraulico ma va bene lo stesso, preparo i due piccoli in meno di 10 minuti ….un record, Amò indossa i pantaloni….

Ore 14.30 preparo la borsa dei bambini, Amò indossa pantaloni, le calze e le scarpe, c’è caldo, suda si accende una sigaretta e la tensione cresce.

Ore 14.45 prendo il passeggino, Amò sceglie la cravatta ma ancora non indossa la camicia ….la tensione è alle stelle

Ore 15.00 i bambini cominciano ad agitarsi, urlano, litigano, Amò tenta di prendere in mano la situazione e urla pure lui, (non ha ancora indossato la camicia n.d.r.) ora i bambini piangono e lui si accende un’altra sigaretta per smorzare la tensione e suda…

Ore 15.15 Amò indossa la camicia e comincia a fare avanti e indietro per casa ….nessuno sa perché…

Ore 15.25 ….Anche la cravatta è in posizione, per la giacca aspettiamo di essere fuori casa ……Forse siamo pronti….un ultimo controllo: i bimbi …. uno splendore, io…. sembro Barbamamma
Amò: …e io come sto’? dimmi la verità però.
Stresserentola: …..a che ora è sto matrimonio?
Amò: alle 15.30
Stresserentola: stai benissimo….un vero figurino…..ora andiamo

Ore 15.40 arriviamo in chiesa che fortunatamente è anche vicino casa, la sposa non è ancora arrivata quindi ….ce l’abbiamo fatta

Ore 16.00 arriva la sposa, bella come il sole, raggiante e felice nel suo giorno più bello….regina per un giorno…..e cameriera per tutta la vita…..ma ancora non lo sa ….che tenerezza

Il mio bambino tiene il cuscino con le fedi, la mia bambina ha in mano un piccolo bouquet entrambi  sono pronti e in posizione, lo sposo li precede al braccio della madre, la sposa all’ingresso al braccio del padre……….
suona la marcia nuziale…......
quando una vocina chiama ….Mamma, mamma Maaaaammmma……e una chiazza di colore giallino e maleodorante si allarga attorno ai piedi della mia bambina…. 
Quanto mi piacciono i matrimoni……….
Alla prossimaaaaa

Maternità: piccole norme di sopravvivenza

Era il 20/07/2010 .....ma è un argomento sempre attuale...

Se c’è una cosa che  ho imparato dall’essere due volte mamma è il riconoscere l’EIM .
EIM sta per Esperta in Mammologia; trattasi di soggetto,donna,  che nel migliore dei casi (EIM di tipo A)  ti riempie di consigli, suggerimenti, di frasi del tipo “io con mio figlio facevo.”, nei casi peggiori (EIM di tipo B) non parla, non dice, ma osserva silenziosa, ed in quello sguardo percepisci  disappunto, biasimo, critica ed un sottilissimo ma perfettamente tangibile “io lo saprei fare meglio” o peggio ancora “a me, questo, non sarebbe mai successo”.
Principale differenza tra le due tipologie è essenzialmente che il tipo A è di norma benevolo, agisce solo perché dettato da grande amore nei confronti tuoi e di tuo figlio, infatti lo si può facilmente riconoscere soprattutto nell’ambito familiare o degli affetti più stretti.
Il tipo B di benevolo non ha assolutamente nulla, agisce solo per vederti sbagliare, gode dei tuoi momenti di crisi, è in perenne competizione e ha uno spiccato senso critico. 
E’ il tipo più pericoloso perché viaggia sempre sotto mentite spoglie.  Lo trovi a scuola di tuo figlio(maestra, bidella, madre di compagni etc. ); dal pediatra (raramente si tratta di lui, nel 90% dei casi è la sua segretaria); in chiesa (una signora di mezza età seduta un bancone avanti al mio si è presa la briga di chiedermi nel bel mezzo di un battesimo del perché avessi fatto pungere dalle zanzare il viso di mia figlia); e naturalmente in tutto il resto del mondo.
Uno dei primi incontri con l'EIM di tipo B risale a una calda mattina di giugno: avevo appena posteggiato l'auto e mentre mi avviavo con il bimbo in braccio verso casa,  la vedo che cammina spedita in senso opposto al mio, di li a pochi secondi ci saremmo incrociate. Mi guarda, occhi negli occhi, il tempo rallenta effetto Matrix e nelle mie orecchie parte la colonna sonora di un  film di Sergio Leone. la distanza si accorcia, stringo a me il mio bambino e nell’istante esatto del nostro incrocio mi spara un “c’è troppo caldo per uscire il bambino!”.
Così, senza neanche fermarsi a verificare la mia reazione, senza neanche darmi il tempo di una giustificazione, niente, ha sparato, mi ha colpito e se n’è andata (magari Nikita sarebbe stata più compassionevole).
L’EIM è sempre in agguato, e dal momento in cui nascerà vostro figlio/a è la persona che vi troverete sempre accanto, potrete anche non vederla ma percepirete i suoi sguardi, i suoi pensieri e anche quando crederete di esser sole in realtà non lo sarete mai.
I momenti peggiori della maternità, non saranno i pianti del bambino, o le nottate che vi farà fare, no, i momenti peggiori saranno gli incontri e gli scontri con l’EIM soprattutto se non imparerete sin da subito a riconoscerle e quindi a difendervi.
E adesso un elenco di frasi che vi aiuteranno a riconoscere ed eventualmente catalogare la tipologia di EIM:
Situazione tipo: il bambino piange, oserei aggiungere in maniera seria, qui è facile l’EIM è quello che dirà subito “Ha fame, fallo mangiare! ” attenzione, non è una domanda perché l’EIM non chiede, ordina.
Altra situazione: il bambino da un colpo di tosse, elementare, non finirà nemmeno di emettere il suo colpo di tosse che l’EIM si farà riconoscere con un “ma l’aerosol glielo fai?” anche questa che in apparenza è una domanda in realtà è un dito puntato addosso e un “cretina” sotto inteso.

Concludo suggerendo alcune frasi da tenere sempre a mente e da tirar fuori al momento giusto :

1)  “Me lo ha detto il pediatra” questa è mitica mette subito tutti a tacere, dunque quando L’EIM vi  “suggerirà” la posizione da tenere  per far fare il ruttino, la crema da mettere nel sederino, gli alimenti da fargli assaggiare, piuttosto che le ore per farlo dormire, per tutto questo e per altro ancora uscitevene con un “me lo ha detto il pediatra” e varianti simili del tipo  “ne ho parlato con il pediatra e mi ha detto….” e magicamente l’EIM sarà messo a tacere.
2) “Non gli piace stare sul seggiolino” questa frase  è fondamentale da usare quando siete in auto in compagnia  dell’EIM e, nel modo di introdurre vostro figlio nel vano posteriore per posizionarlo sul seggiolino, involontariamente gli fate sbattere la testa, succede più spesso di quanto crediate e non solo a me. Il bimbo piange, accertatevi che non si sia fatto nulla di grave, a quel punto l’EIM che essendo seduto davanti non ha visto niente , per fortuna, dirà “perché piange?” e voi “Non vuole stare nel seggiolino”.
3)  “Ha le coliche” da utilizzare sempre quando il bambino piange e tu non hai la ben più pallida idea di cosa abbia e  l’EIM ti chiede “perché piange?” alla tua risposta “Ha le coliche” l’argomento è esaurito anche se il bambino continua a piangere.
Se poi siete certi di trovarvi davanti ad un EIM di tipo B a cui avete deciso di infliggere il colpo di grazia c’è una tecnica molto sottile da mettere in pratica ed è la seguente: 
il bimbo si è appena svegliato e piagnucola,  l’EIM di tipo B è nei dintorni perché ne percepite la presenza, l'istinto vi dirà di prendere il bambino in braccio, non fatelo!
Aspettate 15 secondi, è il tempo necessario affibchè  l’EIM esca allo scoperto, 
15, 14, 13… tranquille che non resisterà alla tentazione .
10, 9, 8… si fionda nella culletta e prende il bambino che tu, madre snaturata, hai lasciato piangere per ben  7 secondi. A quel punto il bambino piangerà in maniera sempre più accorata, 
ferme non prendetelo ancora 
6, 5, 4… “perché piange?” vi chiederà innervosito l’EIM e voi “Ha le coliche” (brave, avete visto e semplice)
3 2 1..l’EIM esasperato vi consegnerà il bambino che magicamente una volta in braccio a voi smetterà di piangere perché ciò che voleva era solo la sua mamma e voi avrete battuto l’EIM  una volta e per tutte.

Lady Mora

Il mio primo vero trasloco, che tragedia, poi per fortuna le cose si sono risolte al meglio, ma in una casa si sa' i problemi non finiscono mai era il 15/07/2010 e scrivevo così:
Toc Toc….Posso?
Ehm scusate se disturbo, volevo presentarmi … sono Lady Mora
Ho la mia età e i miei acciacchi e non ho molta dimestichezza con questi mezzi moderni,, ma visto che ho trovato questo piccolo spazio volevo  approfittarne per dire anch’io la mia……
Tanti anni fa’, non molti a dire il vero, non ero così come vi vedete adesso, ero molto diversa, come dire ….. un po’ più ampia, vivevo la mia vita serena e tranquilla nella totale riservatezza dei mie spazi, nel perfetto equilibrio di questa strada, la via dimezzo, a metà tra ciò che sarei potuta essere e ciò che non vorrei mai diventare. Le mie giornate trascorrevano lente e silenziose, quando un giorno le cose cominciarono a cambiare, pian pianino tutti coloro che negli anni si erano presi cura di me se ne andarono, ne rimase una sola, e per lei poverina ero un peso davvero troppo grande …….così la decisione che cambiò inevitabilmente la mia vita ....venne un uomo, quell’uomo, che decise ……"tagliamola in due!" Fu il panico, cosa voleva tagliare in due?, Va bene, non era perfetta….c’era un problema di proporzioni….. troppa distanza da capo a piedi, e quindi? “Hey voi, ascoltatemi, non voglio essere divisa in due, lasciatemi stare così come sono, mi sentite? Mi state camminando di sopra, possibile che non mi sentiate” gridai invano……
Quel che doveva esser fatto fu fatto e così mi trovai dimezzata, mi sentii così triste e sola, privata di una parte di me stessa, mai più sarei stata quella di prima, mi richiusi nel più assoluto silenzio sperando di scomparirvi dentro.
 Quando un giorno il mio silenzio venne interrotto da un vociare disordinato, vidi entrare delle persone solari e sorridenti, mi guardarono attentamente e poi dissero “da oggi saremo noi a prenderci cura di te!”
Ricordo ancora quell’emozione, improvvisamente non mi importò più della mia menomazione, c’era chi mi voleva bene, mi sentii bella come non succedeva più da tempo, e poi quei quattro mi sembravano davvero dei tipi simpatici.
C’era Amò, un omone grande e grosso, a volte si arrabbia con me, dice che  creo sempre tanti problemi, ed in effetti c’ha pure ragione, poco dopo che decisero di prendersi cura di me cominciai a star male, niente di grave, ma dissero che dovevano “rinforzarmi le fondamenta e mettermi in sicurezza”….mamma mia quanto urlo Amò quella volta, ma c’era lei che lo calmava, lei, la mia lei, stresserentola si chiama, è una donna buffa, mi fa tanto ridere, anche lei è una che urla tanto, però non mette paura a nessuno, ogni tanto la vedo che si guarda allo specchio e ridendo mi dice che in fondo siamo molto simili perché entrambe avremmo bisogno di una ristrutturazione, anzi come dice lei, meglio se buttiamo via tutto e ci ricostruiamo da capo, hi hi hi, non è divertente? E’ sempre rassicurante, ha sempre una parola buona nei miei confronti....
E poi ci sono i due piccoletti, tuofiglio e tuafiglia, e anche loro naturalmente urlano, però le loro urla mi mettono tanta gioia, non credo nemmeno che si siano accorti della mia presenza, presi come sono dal vivere il loro mondo bambino.
Insomma con questi quattro urlatori ho ripreso la mia vita felice, almeno fino a sabato scorso ….
Mi è successa una cosa molto brutta, ho avuto l’ennesimo problemino, è anche un po’ imbarazzante a raccontarsi, è successo che ho avuto una specie di  blocco intestinale ….un problema di scarico insomma …..
Amò ha provato ad aiutarmi ….ma niente, è stato chiamato un professorone che ha detto che la cura c’era ma era anche molto costosa…..e a quel punto Stresserentola è crollata, ha urlato, ma stavolta mi ha messo davvero paura, per la prima volta da quando la conosco ha detto che non ce la faceva più con me, che ero un peso troppo grande …….sentendo quella frase, ho pensato: “ora mi dividono di nuovo, mi fanno a pezzettini, aiuto, vi prego urlatori, tenetemi con voi”;
Pensavo che dopo quella frase Amò avrebbe colto l’occasione per farmi fuori una volta e per tutte, e invece con mia grande sorpresa ha preso il telefono e ha cominciato a chiamare a consulto tutti gli specialisti del settore ….e oggi pomeriggio finalmente son riusciti  a risolvere il problema

Malgrado tutto però non mi sento serena, ho paura che stresserentola  sia ancora  in collera con me, per questo sono qui, quando la vedo stanca o triste, lei si rifugia qui, nel mio angolo più nascosto, scrive a questo computer e tra una lacrima ed una risata torna ad essere quella di sempre ….speravo funzionasse anche per me……
“Lady Mora che ci fai qui ancora sveglia?” – “Scusami, ora vado,  non volevo occupare il tuo posto” – “Come ti senti, va un po’ meglio non è vero? – “si, grazie, va decisamente meglio” – “Lady Mora….. scusa, non pensavo quello che ti ho detto …ero solo molo stanca e preoccupata” – “Stresserentola, grazie, e lo sai …questo posto funziona davvero, ora mi sento davvero meglio

mercoledì 20 ottobre 2010

Buon capodanno

Credo che questo sia il modo migliore di iniziare .........tanti auguri nuovo blog, ma non è un compleanno che voglio festeggiare .....i compleanni evidenziano qualcosa che è già finito, invece questo è un inizio e noi siamo bravi nell' "incominciare" .......quindi buon capodanno!
....e come piccole formichine, posteremo un pezzettino alla volta, qualcosa ce lo riportiamo dal passato altro lo faremo ex novo pian pianino
saremo in tanti o saremo in pochi ...l'importante è esser liberi
alla prossimaaaa

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