ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

giovedì 30 giugno 2016

Uffa, sbuffo

Uffa, sbuffo
lo faccio ogni tre minuti, anche due
mi alzo, mi siedo, sto scomoda, bevo l'acqua, poi il caffè, poi di nuovo l'acqua, 
uffa, sbuffo 
e non è passato manco un minuto .
sto qui davanti a uno schermo e perdo tempo
è troppo presto perchè qualcosa finisca
è troppo tardi perchè qualcosa cominci
via di mezzo, non c'è mai
pure la marmellata mi è venuta male
era di pompelmo, molto buona, troppo consistente la prima, troppo liquida la seconda,
uffa, sbuffo
ho ripreso il ritmo
sto zitta, non ho le parole, non le trovo
e intanto lo gnomo pazzo che vive nel mio stomaco tira calci,
si chiama Piteraiden, il nome gliel'ho dato io
che chiamarlo "Raggia" pareva brutto
parla lo gnomese e io non lo capisco
si attacca alle ovaie
e tenta la risalita
Uffa, sbuffo
stai buono che non hai dove andare
ma lui è già in gola
come un'emorroide che ha sbagliato strada
mi alzo, bevo,
devo fare pipì
di nuovo
che palle
uffa, sbuffo
stop.

martedì 28 giugno 2016

un giorno da Leone

Mio marito è un uomo coraggioso!
mio marito è un vero uomo!
Non uno di quelli che non devono chiedere mai, 
No, Lui è uno che chiede, che sa ciò che vuole e a sa come prenderlo!
Lui, che con 40° all'ombra indossa la sua maglia nera attirando su di sè tutti i raggi di tutti i soli del mondo.
Lui, è sceso fiero dalla sua moto che non chiama scooter perché sa benissimo che le etichette sono profezie autoavveranti che minano l'autostima e soffocano lo sviluppo del vero sé.
Lui, è entrato fiero e impavido nel luogo dove grassi e trigliceridi fanno la controdanza con grascia e pruvulazzo.
Lui,  ha intercettato lo sguardo dell'uomo vestito di bianco, 
occhi contro occhi, 
sposta l'obiettivo sul banco degli alimenti,
l'uomo vestito di bianco afferra un cartoccio fritto ripieno di ricotta,
e mentre la musica di Sergio Leone riempie il vuoto di scena, il mio Lui, senza perdere la concentrazione, fa qualcosa che pochi uomini del suo calibro avrebbero avuto il coraggio di fare:
punta il dito verso l'uomo vestito di bianco e spara un 
"No! 
mi prenda quello accanto,
ha meno zucchero!"
ta da da da da dan ndaaaa

lunedì 27 giugno 2016

Giorno -6


Tuofiglio ha scoperto una passione per il tennis, mangia tanto filetto, ha adottato un accento tosco/romano e stasera parteciperà a una caccia al tesoro nel bosco.stop
Tuafiglia si rifiuta di parlare al telefono con suo fratello ma comincia ad apprezzare i vantaggi dell'essere figlia unica.stop
Amò ha riacquistato la parola dopo la telefonata serale del figlio e ha detto "se supero questa, le supero tutte".stop
Nonno problem solving ha sconfitto il virus che lo aveva trasformato in un social media marketing del porno ma ne ha preso un altro meno social e meno porno, curabile in un paio di giorni con una semplice tachipirina.stop
Io, tutto bene, grazie
Dichiaro finito il tempo della somatizzazione,
metabolizziamo in pace amen.

domenica 19 giugno 2016

Ogni tanto

Il fatto è che a loro due non capita mai, ma proprio mai mai, di stare soli, ma proprio soli soli, di domenica pomeriggio. Un po' perché la domenica è il giorno dedicato alla famiglia, il giorno del fermo biologico in cui bisogna godere della reciproca compagnia, senza fretta, senza stress e con la consapevolezza che tra qualche anno la parte minorenne della famiglia li mollerà per compagnie ancheggianti e brufolose e un po' perché oggettivamente non è che ci siano chissà che alternative.
Ma oggi, grazie a una congiunzione astrale favorevole e una famiglia amica, santa subito, dove i due piccoli sono rimasti a pernottare, 
si sono ritrovati sorpresi da una inattesa solitudine. All'inizio quasi non se ne capacitavano, ebri e confusi da tanta libertà, dimentichi che ci furono anni in cui questa condizione di anarchia festiva era la regola. 
Hanno passeggiato, chiacchierato, senza fretta, per il puro gusto di raccontarsi cose, anche sceme.
Hanno mangiato schifezze indiane dai nomi senza vocali e preso un gelato allo scaccio siciliano, si sono fatti foto con pose da turisti in vacanza e selfie da bimbiminkia. Sono tornati a casa e hanno ricambiato sorrisi a vicini di cui non conoscevano l'esistenza.
La solitudine, la familiarità, la complicità.
il piacere di stare in silenzio, di prendersi in giro, di guardarsi e riscoprirsi uno il proseguimento dell’altra. 
Ogni tanto si sono ricordati dei piccoli e delle loro paturnie ma per lo più hanno fatto finta di essere fidanzati, leggeri, senza memoria né responsabilità, senza lunedì...senza pensieri se non, che forse, il futuro, un giorno, potrebbe somigliare a questo molto più spesso di ora.

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