ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

venerdì 13 maggio 2011

La notte è un'aggravante

La foto in cornice che Giuseppe Bosco teneva sul tavolino accanto al letto aveva una duplice funzione: ricordargli un momento felice come era stato il suo ultimo compleanno e avere un’immagine recente da utilizzare per la lapide, qualora la morte lo avesse colto improvvisamente.

Naturalmente Giuseppe Bosco morirà alla fine del racconto, conclusione scontata, non va bene.
Mostra e non dire, giusto, certo a casa di Giuseppe Bosco non potrà mai esserci la pila di biancheria da stirare che ho qui davanti, no, decisamente no, devo pensare, devo pensare, cosa potrebbe avere Giuseppe Bosco in casa per cui la notte rappresenterebbe un’aggravante?
Il mio protagonista potrebbe impazzire se vedesse questa carta appiccicata con la Vinavil sul tavolo di vetro, lui è uno precisino, tutto fissato con l’ordine, mannaggia non si leva.
La notte è un’aggravante … mah?
Gli zaini sono ancora lì a terra, avrò detto cento volte di toglierli di mezzo, che poi di notte uno si alza non li vede e cade, beh questa potrebbe essere un’aggravante, sto divagando.
Forse, però, se ci penso troppo è peggio.
Spostiamo l’attenzione, divertiamoci, vediamo un po’ con cosa…
Nel lavello ci sono i piatti di cena che vorrebbero la mia attenzione, non esageriamo, rischierei di divertirmi troppo
Oh, ma che luce viene da quella finestra lì c’è l’oriente e Giulietta è il sole, il Sole 24 Ore per l’esattezza che ho comprato stamattina e che non sono ancora riuscita a leggere.
Facciamo una pipì e vediamo se porta consiglio.
La notte è un’aggravante di reato nel diritto penale: Giuseppe Bosco russa e sua moglie l’accoppa mentre dorme. E gira e rigira ci scappa sempre il morto, no, niente morto ho detto.
A forza di stare seduta su questa sedia mi sta venendo il mal di schiena.
La meraviglia del portatile è che te lo prendi e te lo porti dove ti pare, in poltrona per esempio.
Io adoro questa poltrona, si dondola, si sdraia, ruota, e poi è avvolgente, magari sto troppo comoda, rischio di addormentarmi, sedia, meglio la sedia.
E poi qui seduta ho di fronte la TV, può un oggetto inanimato avere il potere di farmi infuriare alla sua sola vista? Sì, se è troppo grande, sì se è costato troppo, sì se ha dovuto sostituire un altro che funzionava benissimo e che adesso è posteggiato sopra la scrivania, in attesa che qualcuno decida il suo destino.
La notte è un’aggravante: a Giuseppe Bosco si rompe il tubo della lavatrice e si allaga tutta la casa in piena notte.
La notte è un’aggravante se Giuseppe Bosco rimane in panne con l’auto e con il cellulare scarico.
La surroga del mutuo, devo chiamare la Banca, per sollecitare la pratica.
Letto, letto, letto, che voglia di infilarmi sotto le coperte, abbracciarmi al cuscino, perdere i sensi, ritrovarne altri.
La notte è un’aggravante, se Giuseppe Bosco si addormenta mentre gli sanguinano le tonsille.
La notte è un’aggravante: Giuseppe Bosco, completamente ubriaco, si porta a letto una tizia, poi di giorno scopre che è un cesso.

Notte, letto, cesso
Cesso, letto, sesso
Sesso, sesso, sesso.

Sto impazzendo, comincio a dare i numeri
Ma la notte è un’aggravante e non è ora di contare
La notte è un’aggravante se sei costretto a guidare
Ora pure le rime ci si mettono
No, niente rime e niente morti
Ma se vado l’ammazzo e torno, lui muore e io dormo

Ammazzo, torno, dormo
Dormo, sogno, sonno
Sonno sonno sonno.



Ciao a tutti, questo è il mio primo e probabilmente unico racconto.
Mi faceva piacere condividerlo con voi
anche perchè credo che questo sia il posto giusto dove debba rimanere;
liberi di scatenarvi in critiche costruttive o distruttive che dir si voglia
quindi al mio via
scatenate l'inferno ;-)
VVVVVVVVia!!!!

7 commenti:

  1. ciao stressentola, passa dal mio blog, c'è un premio per te!

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  2. Bello questo racconto, Stresserentola, mi sembra in perfetto stile stream of consciousness! Grazie di essere passata :-)

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  3. Grazie a te
    di avermi regalato la tua emozione

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  4. ma sai che ho visto il titolo e ho pensato _oh che bel titolo sarebbe per un racconto?

    Bello, bello bello. ha qualcosa di certe descrizioni di camilleri.

    Io non lo lascerei unigenito :-)

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  5. @seavessi
    Grazie cara
    il titolo era un contest da sviluppare
    libera di approfittarne se vuoi :-)

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  6. scrivi un libro. voglio sapere come va a finire :P

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A voi la parola ........

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