ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

domenica 19 giugno 2016

Ogni tanto

Il fatto è che a loro due non capita mai, ma proprio mai mai, di stare soli, ma proprio soli soli, di domenica pomeriggio. Un po' perché la domenica è il giorno dedicato alla famiglia, il giorno del fermo biologico in cui bisogna godere della reciproca compagnia, senza fretta, senza stress e con la consapevolezza che tra qualche anno la parte minorenne della famiglia li mollerà per compagnie ancheggianti e brufolose e un po' perché oggettivamente non è che ci siano chissà che alternative.
Ma oggi, grazie a una congiunzione astrale favorevole e una famiglia amica, santa subito, dove i due piccoli sono rimasti a pernottare, 
si sono ritrovati sorpresi da una inattesa solitudine. All'inizio quasi non se ne capacitavano, ebri e confusi da tanta libertà, dimentichi che ci furono anni in cui questa condizione di anarchia festiva era la regola. 
Hanno passeggiato, chiacchierato, senza fretta, per il puro gusto di raccontarsi cose, anche sceme.
Hanno mangiato schifezze indiane dai nomi senza vocali e preso un gelato allo scaccio siciliano, si sono fatti foto con pose da turisti in vacanza e selfie da bimbiminkia. Sono tornati a casa e hanno ricambiato sorrisi a vicini di cui non conoscevano l'esistenza.
La solitudine, la familiarità, la complicità.
il piacere di stare in silenzio, di prendersi in giro, di guardarsi e riscoprirsi uno il proseguimento dell’altra. 
Ogni tanto si sono ricordati dei piccoli e delle loro paturnie ma per lo più hanno fatto finta di essere fidanzati, leggeri, senza memoria né responsabilità, senza lunedì...senza pensieri se non, che forse, il futuro, un giorno, potrebbe somigliare a questo molto più spesso di ora.

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