ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

sabato 20 ottobre 2012

La Cura - 20/10/12

Perchè è venuta qui?
Perchè  ho dato retta a chi mi vuole bene
Qual è il problema?
quello che vede, non mi escono più le parole, sono muta
ma adesso sta parlando?
no, adesso sto scrivendo e la scittura è solo una forma elaborata di silenzio
bella questa me la segno
faccia pure non credo nemmeno che sia mia, troppo bella per essere mia
perchè lei non è in grado di scrivere cose belle?
una volta si, adesso non più
perchè?
perchè sono qui
perchè è qui?
perchè non escono le parole, sono muta
ricominciamo?
da dove?
dall'inizio, parlami di te
perchè mi da del tu? io non la conosco, lei non mi conosce..
diffidente e sempre sulle difensive...per metterti a tuo agio, per una questione di età: potresti essere mia figlia
non sono poi così giovane
quanti anni hai, scusa ha?
36 ma domenica ne faccio 37 che poi che stronzata è sta cosa di festeggiare un anno che è già concluso
meglio festeggiarne 38, almeno si festeggia qualcosa che comincia...
non ha paura dell'età che avanza
no, dovrei? perchè sa, tra le tante paure che ho questa mi manca ma siamo sempre in tempo ad aggiungerla
quali sono le sue paure?
non possiamo cominciare con qualcosa di più semplice?
ok, come vuole mi parli di lei, mi faccia un riassunto della vita di Stresserentola cominci dall'inizio com'era Stresserentola bambina?
Era felice, credo,spensierata no, quello no...era una bimba più grande della sua età, era la sorella maggiore, quella che doveva dare di più e meglio, quella che non doveva creare problemi perchè già ce n'erano tanti, quella che tanto se la sbrigava da sola...
e poi?
e poi era una bambina con tanta immaginazione, passavo ore a fantasticare, a fluttuare tra i pensieri, mi veniva facile, riuscivo a staccarmi totalmente dalla realtà e viaggiare in un mondo tutto mio..-
bene, stiamo passando dalla terza persona alla prima è già un progresso, meno distacco mette con se stessa e più facile sarà ritrovarsi. A scuola?qual era il suo profitto? che ricordi ha di quel periodo?
la scuola elementare credo che sia stato il periodo più bello della mia infanzia, amavo quella scuola, adoravo la mia maestra, nella mia scala di affetti era al secondo posto dopo mia madre, quella donna mi leggeva dentro e io mi fidavo di lei ciecamente,è stata la prima persona a cui confidai il mio sogno...
e poi cos'è successo?
è morta!
si è sentita tradita, abbandonata?
no, ero già alle scuole medie quando successe, ma è stato brutto ugualmente
ne vuole parlare?
ricordo il dolore lancinante quando seppi la notizia, una lama che ti si conficca allo stomaco, ero a casa da mia nonna, stavo lavando i piatti, me lo disse mia madre che lo aveva appena saputo per telefono, piansi...
poi il funerale, indossavo un maglione color lilla, mia madre me lo aveva comprato il mese prima, ma faceva ancora troppo caldo per metterlo, mi piaceva quel colore, non avevo mai avuto un maglione di quel colore e poi era morbido e mio...sa erano i tempi in cui si riciclavano gli abiti dei cugini più grandi, ma anche di zii e parenti più o meno vicini, ma quel maglione era mio e non vedevo l'ora che facesse freddo per poterlo indossare. A Palermo la temperatura si abbassa di colpo, senza preavviso, un giorno c'è caldo il giorno dopo è inverno, non ricordo che mese fosse, ottobre, novembre forse, comunque andò così, il giorno del funerale pioveva e faceva freddo, ma non poi così tanto perchè indossai solo il maglione lilla su una gonna nera, nessuna giacca...ricordo i cipressi, una lunga fila di cipressi prima di entrare in chiesa,
mia madre mi stava accanto e io piangevo...
mi urlò di smetterla
mi diceva che se non la finivo saremmo tornate a casa
ma io piangevo
e lei si arrabbiò,ancor di più
non ero una figlia ubbidiente, pensai
la deludevo, pensai
non ero all'altezza della situazione, pensai
era mia madre, ed era arrabbiata con se stessa
perchè non sapeva come proteggermi da tutto quel dolore
ma questo lo capii solo molti anni dopo.
Facciamo una pausa?
si.

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