Ci hanno raccontato l'inferno come un posto buio e freddo dove le anime sono e vengono tormentate, un luogo dove non esiste uscita, dove l'oggi è uguale a ieri e a domani.
Se davvero l'inferno fosse questo non credo che sarebbe poi tanto male.
Se davvero l'inferno fosse questo non credo che sarebbe poi tanto male.
Gli occhi si abituerebbero al buio, il corpo al freddo, il dolore e il tormento diventerebbero la quotidianità a cui comunque prima o poi ci si adegua.
Non esistono vie d'uscita e a cosa servirebbero?
Non esistono vie d'uscita e a cosa servirebbero?
Quando sai già che domani sarà il ripetersi dell'oggi, viene meno la curiosità, il desiderio di guardare oltre perché un oltre non c'è.
Muore la curiosità, muore il desiderio...
Muore la curiosità, muore il desiderio...
non può esistere il cambiamento.
Quasi quasi ci si potrebbe anche vivere decentemente in un luogo così:
qui e là sono nello stesso luogo in un non spazio e in un non tempo dove non c'è uscita perché non c'è entrata.
L'inferno è diverso!
L'inferno è fatto sì di tanti giorni bui, freddi, dolorosi e tormentati
ma,
quando meno te lo aspetti,
quando credi di non potercela fare più e pensi che tutte le tue forze si siano esaurite,
ecco che brilla un sole!
Caldo, raggiante, che illumina tutto facendo risplendere ogni piccola cellula del tuo mondo
e tu apri gli occhi, piano piano, perchè non sono più abituati a questa luce ma sono fatti per esserlo.
Occhi che si riempiono delle meraviglie che li circondano, le stesse meraviglie che c'erano anche prima ma di cui non si distinguevano i contorni.
Occhi che si riempiono delle meraviglie che li circondano, le stesse meraviglie che c'erano anche prima ma di cui non si distinguevano i contorni.
Sono straordinari i contorni, fermano l'istante e lo rendono memorabile.
Ma il tempo scorre quando c'è il sole e anche tu hai voglia di correre perchè il corpo è leggero, nessun dolore, nessun tormento, nessuna stanchezza.
Corri e in fondo, dove l'orizzonte ferma lo sguardo la vedi:
Corri e in fondo, dove l'orizzonte ferma lo sguardo la vedi:
c'è una porta, c'è un'uscita,
volgi lo sguardo alla tua destra e ne vedi un'altra e un'altra ancora sulla sinistra,
cosa ci sarà oltre?
Un altro mondo, un'altra vita, un'altra te?
Corri, in uno spazio immenso bramando famelica di tutto.
Ma il giorno finisce e il sole cala, lentamente.
Lentamente le pupille si restringono.
Lentamente avverti il freddo, la stanchezza
Lentamente avverti il freddo, la stanchezza
e lentamente ricomincia il dolore e il tormento.
L'inferno non è sempre e solo buio,
ogni tanto ti regala un giorno di luce, uno solo ogni tanto,
potrà essere domani, o tra una settimana o un mese,
non lo sai.
e tu aspetti,
al buio,
al freddo,
tra dolori e tormenti
in una gabbia chiamata speranza.
Ti sono vicina e ti abbraccio, spero che l'amarezza lasci il posto alla serenità.
RispondiEliminasecondo mia figlia gli abbracci sono la migliore medicina
Eliminagrazie
:-)
Stressy, c'è gente nata per tenere il culo sempre in basso (purtroppo)... ma è la stessa gente che poi riesce a dare un colpo di reni o mille colpi di reni.
RispondiEliminaA te non t'ammazza nessuno, nemmeno l'inferno!
Sorridi con quei begli occhi che hai e fottitene!!!! si fottitene!!!! Vogliono il sangue? Non sarà il tuo e nemmeno il mio.
Fanculo e sorridi!
Tvb
:-)
Eliminaanch'io
Un giorno il sole spunterà e tramonterà, ma solo per far posto alla luna, che, con la sua luce lieve, veglierà sui tuoi sogni.
RispondiEliminaPoi sorgerà di nuovo, vedrai...
un sorriso grande per le tue parole :-)
EliminaCaspita, hai ragione... non ci avevo mai pensato in questi termini all'inferno.
RispondiEliminaAssomiglia tanto a qualcosa che sto vivendo anche io, ma mi ripeto ogni volta che non può durare così per sempre.
Prima o poi le cose cambieranno, vedrai.
Che cavolo...
è un brutto momento per tanti di noi, una situazione politica, sociale difficile che rende tutto complicato, ce la faremo, lo so che ce la faremo ma a volte devo vomitare parole per poi ricominciare a respirare
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