ebaut mi

Mi chiamo stresserentola, ma questo è già chiaro dal titolo del mio blog, la mia storia comincia dove le altre si concludono e cioè dopo il ....e vissero per sempre felici e contenti...
sono sposata, felicemente e da tempo immemorabile con Amò e abbiamo due bambini tuofiglio e tuafiglia a cui ci imputiamo maternità e paternità secondo le peculiarità che vengono fuori di volta in volta.....
abitiamo a Palermo e Lady Mora è la nostra casa, un cantiere perennemente aperto ......
Bhè che altro dirvi, se avete voglia di sapere altro seguitemi....



e se invece volete scrivermi.... stresserentola@libero.it



che dite ... ci vediamo alla prossima?

Lettori fissi

venerdì 25 novembre 2011

Oggi smerdo... - 1a puntata

Benvenuti alla prima puntata della rubrica: 
Oggi smerdo...


POLLYANNA


La mamma di Pollyanna  aveva due sorelle, Polly e Anna.
Quando nacque l'adorata figliola  prese il nome dell'una l'appiccicò a quello dell'altra evitando offese in famiglia e creò sto bello capolavoro.
Di come si chiamassero i parenti del padre e di cosa ne pensassero di tale scelta non lo sappiamo ed effettivamente non ce ne importa un granché.
La mamma dei Pollyanna muore, o la uccisero i parenti del padre che forse si erano un poco offesi per la faccenda del nome, ma anche questo non lo sappiamo e certe cose è meglio non saperle...
Il papà di Pollyanna faceva il prete, ma un prete protestante, cioè a differenza di quelli che non hanno protestato lui poteva trombare.
Un giorno che capitò l'occasione di sfruttare il protestantesimo, Pollyanna  giocava casa casa,
-Orsù bambina perché non vai a correre tra i campi?
- Perché piove papà
- Orsù bambina perché non vai a casa di qualche tuo amichetto?
- Perché in questo villaggio di merda ci sono solo vecchi  allitticati (trad.coricati a letto e non deambulanti)
- E allora bambina mia, ti insegno un gioco, prenditi la Bibbia, leggila tutta, ma tutta tutta però,(il papà evidentemente si sopravvalutava un tantino)  e conti quante volte c'è scritto Felicità, appena hai finito esci fuori, che tanto avrà smesso di piovere e qualunque cosa accada trova un motivo per essere felice, che nel frattempo papà fa il gioco della felicità con la tua catechista.
Pollyanna, da bambina ubbidiente qual era, cominciò a leggere la Bibbia, e continuò a leggerla con tale attenzione che non si accorse che la catechista gridava aiuto,  non si accorse dell'arrivo del 118, non sentì i vari "libera, TUM, libera,TUM,  libera TUM", non sentì dichiarare l'ora del decesso. 
Quando finalmente finì di leggere la Bibbia, alzò gli occhi e vide tanti fiori e un'assistente sociale che le comunicava che il padre era morto durante l'amplesso e che lei sarebbe stata affidata a zia Polly, Pollyanna che era una bambina sveglia pensò subito alle ultime parole del padre, dunque sorrise e disse: - vuol dire che vado via da questo villaggio di merda dove ci sono solo vecchi allitticati? - si bambina - rispose l'assistente sociale - Ecco un motivo per essere felice!!!
Zia Polly era una zitella, acida e incazzusa che non sopportava i bambini, non fu affatto felice dell'arrivo della nipote di cui ricordiamolo deteneva solo il 50% del nome, e infatti parte della raggia era dovuta al fatto che a ora di obblighi l'altro 50% (zia Anna) spariva dalla storia e la nipote se la doveva accollare da sola.
Comunque,
Pollyanna era sempre felice e rideva sempre, zia Polly pensava fosse una demente
Pollyanna stava tutto il giorno a parlare con gli uccellini e con gli scoiattoli, zia Polly pensava che oltre ad essere demente soffrisse pure di allucinazioni.
Pollyanna stava spesso fuori casa, la zia non usciva quasi mai, si incontravano per i pasti, una famiglia come tante insomma.
Pollyanna frequentava tutti i malati del quartiere che per togliersela dalle scatole le dicevano che si sentivano meglio e che quindi non necessitavano più delle sue premure.
Pollyanna fece amicizia con lo zoppo del paese il signor Pendelton che era un uomo burbero, a lui decise di insegnare il gioco della felicità. Lui per togliersela dalle balle comincio a ridere e dire che si sentiva estremamente felice e che era giusto che Pollyanna divulgasse quel bellissimo gioco a casa di qualcun altro.
Tutto filava più o meno liscio finchè  Pollyanna non cominciò a triturarle anche a zia Polly
Zia Polly capendo l'antifona disse alla nipote - Sarei felice se tu andassi a giocare a pallone sull'autostrada.
Pollyanna che era una bambina ubbidiente prese la palla e andò in cerca dell'autostrada, non la trovò, ma in compenso fu investita da una carrozza,  perse l'uso delle gambe e  finì  allitticata pure lei.
Pollyanna malgrado tutto diceva ancora di essere felice
Zia Polly disse al dottor Cilton, il medico di famiglia, che se non  le diminuiva le dosi di droga prima o poi qualcuno si sarebbe accorto che la bimba era dopata.
Zia Polly e il dott. Cilton si innamorarono e poi si sposarono
Pollyanna è felice (che novità)
Zia Polly e Zio Cilton decidono di far  fuori Pollyanna
Zio Cilton contatta un suo amico medico in una paese lontano lontano che può operare Pollyanna e farla tornare a camminare.
Zia Polly e Zio Cilton si tolgono Pollyanna dalle balle spedendola a casa del medico amico
Pollyanna è felice perchè gli zii hanno imparato il gioco della felicità
Il medico amico opera Pollyanna il prima possibile anche perché ha cominciato pure a casa sua con la storia del giochino della felicità.
Pollyanna cammina, il medico le dice che può tornarsene a casa
Zia Polly e Zio Cilton contattano Remì
Pollyanna conosce Remì
e fu così ca ci finì il gioco della felicità.

martedì 22 novembre 2011

Life Trainer

INSERT COIN
Bentornata Stressy è da tanto che non ci vedevamo se vuoi riprendere la tua ultima partita ritorna al post precedente e cerca di dargli un senso altrimenti premi START e comincia una nuova partita.
START
La tua prima missione è uscire di casa entro le 8.00


Sveglia e sono le 6.00
colazione e preparazione merende per i pargoli
6.30 inizio guerra con Tuafiglia
-Oggi c'è cuola?
- Si
- Oggi c'è attività motoria?
 - No
- Alloa devo mettermi il ghembiulino?
- Si
- E io non ci vollio andare a cuola, è butto il ghembiulino e io a cuola col ghembiulino non ci vado
- E invece ci vai e con il grembiule
segue pianto, capricci, pianto, capricci
da tanto trambusto si desta Amò
- Orsù, cos'è che rende triste la mia dolce principessa?
- io on lo vollio il ghembiule
- e va bene per oggi andrai a scuola senza.
ma chi cazz ti cci porta   ehm seguono le mie urla e ripristino dell'ordine precedente.


Sei stata brava, non hai perso la concentrazione e non hai ceduto ai ricatti e alla seduzione di una vittoria facile, ma attenta non hai ancora completato questo livello e gli imprevisti sono sempre in agguato


ore 7.45 tutti pronti per uscire..........stooooop
l'orecchio di tuafiglia gronda di secrezione
otite purulenta, niente scuola
seguono urla di gaudio e giubilo
urge riorganizzazione
- Amò non posso restare ho il corso d'aggiornamento
- Stressy  oggi ho un lavoro non posso rimandare
c'è solo una donna che ci può salvare...la nonna!!!
Beddamatre santa subito si immola alla causa e il resto della stressata famiglia riprende il percorso che li porterà alla fine di questa giornata. ore 7.59


Brava, hai completato il primo livello, ma adesso attenta più vai avanti più la missione diventa impegnativa, nel secondo livello dovrai recarti alla sede centrale del comune dei Balocchi.


Stressy, Amò e tuofiglio, ancora non completamente sveglio, sono pronti per imbarcarsi sul colorato mezzo che li trasporterà nelle rispettive sedi operative......stooooop
la colorata autovettura è stretta tra due suoi simili
non c'è spazio per salire nè da un lato nè dall'altro
solo da dietro
Amò comunica accoratamente con tutti i santi del paradiso
Tuofiglio propone se stesso per entrare nel mezzo, che in sè non sarebbe stata una cattiva idea se avesse avuto almeno 18 anni e una patente per tirare fuori l'auto dal parcheggio
Stressy, che dopo aver perso 6 kl nell'ultimo mese si sente la donna più magra del mondo  con fare degno di elastic girl attraversa lo stretto passaggio che la conduce nel vano posteriore, con salto felino raggiunge il vano anteriore, accende i motori con il  ghigno satanico di chi pensa "non credevate che ci riuscissi eh?" e salva la famiglia dall'inesorabile game over.


Complimenti hai superato con successo anche il secondo livello, adesso il gioco si fa duro anche perché i tuoi compagni di viaggio faranno un altro percorso e tu dovrai affrontare da sola le prossime cinque ore nella sede centrale del Comune dei Balocchi, ti fermi o vai avanti?


AVANTI
La stanza è piena di compagni di gioco, sono alleati o nemici? Dopo uno sguardo veloce  Stesserentola si rende conto di trovarsi tra i soliti bambini viziati che pretendono nuovi giochi  senza apprezzare quelli che già hanno. Annoiati dal troppo e troppo facile, invidiosi degli assenti e assolutamente incapaci di apprezzare la fortuna che gli è capitata.


Che fai Stressy indugi? devi scegliere dire o non dire  cosa pensi di loro,  hai due minuti per effettuare la scelta......


"Ma che diavolo state dicendooooo, ma lo sapete che fuori da qui c'è gente che perde il lavoro, che si pacca la schiena per 12 al giorno che....!!!!!!!"


Scelta sbagliata mia cara Stressy, hai i freni inibitori di una ottantenne in piena demenza senile, verrai isolata e compatita e nessuno vorrà prendere il caffè con te durante la pausa, ma puoi ancora giocare il bonus. Vuoi giocare il bonus?


SI


Sei circondata da 30 sguardi pietosi che implorano perdono per "colei che non sa quello che dice" continui a combattere a viso aperto o indossi l'armatura del mutismo e rassegnazione?


MUTISMO E RASSEGNAZIONE


Brava, ottima scelta aspetta lo scorrere del quadro e accedi direttamente al quinto livello.
Sei a corto di energia,  parte del tuo cervello si è atrofizzato durante l'ultima prova, adesso dipende tutto da te, devi trovare il modo di ricaricarti prima di ricongiungerti al resto della stressata famiglia.


- Pronto?
- Stai bene? Che è successo?
- Niente avevo solo voglia di sentirti
- No bè sai, per ora te ne succede una al giorno
- Tranquilla oggi niente tragedie, anzi ti racconto una cosa bella
- che meraviglia, e ora te ne racconto una io
- Ti voglio bene
- Io di più
Click


DIN DIN DIN DIN 
HAI RAGGIUNTO IL LIVELLO MASSIMO DI ENERGIA  
HAI VINTO!!!!!!!


Cosa? Cosa? Cosa?


UNA PICCOLA GIOIA CHE TI  FARA' SORRIDERE PER TUTTO IL RESTO DEL GIORNO E CHE TROVERAI QUI!!!

venerdì 11 novembre 2011

...

La prima cosa che ho pensato: un test di gravidanza
un bagno, le solite piastrelle, il solito lavello, la tenda che non c'era e avrei dovuto comprare e quella specie di termometro in mano con un risultato positivo. Avrei ricordato quel momento per tutta la vita, per tutta la vita avrei ricordato quelle piastrelle, quel lavello, quella finestra senza tende. Io sono cambiata in quell'istante, in quell'istante diventavo madre, il mio corpo non era cambiato, la mia vita si.


La prima cosa è stato il test di gravidanza, la seconda: la strada chiusa.
una jeep, è scomoda la jeep ogni scaffa uno scossone, sono piena di lividi, anche la testa mi fa male, fa troppo caldo o troppo freddo, la strada è brutta ma la direzione è chiara e poi la frana e la strada bloccata e non c'è più nulla di chiaro e dobbiamo fermarci e se piove e se fa troppo caldo bisogna andare avanti e guardiamo la frana e la strada è chiusa.


La prima cosa il test di gravidanza, la seconda la strada chiusa la terza: i piedi
in barca dondoli, il mare ti culla, culla il tuo corpo, culla i pensieri, guardi il mare e lo sguardo si perde, perdi lo sguardo perdi i pensieri, ma bisogna perdersi per trovarsi, ma se ti perdi sei leggera.Poi la barca attracca e non dondoli più, non senti i pensieri, trovi lo sguardo e senti i piedi, solo piedi e poi gambe e senti la terra e sei ferma a terra e non senti più pensieri solo il tuo corpo solo i tuoi piedi.


La prima cosa il test di gravidanza, la seconda la strada chiusa, la terza i piedi, la quarta: oggi
solo l'indispensabile, via il superfluo, bambini, lavoro, pranzo, bambini, cena, letto. allunga un momento e accorcerai  l'altro e il tempo sarà più lungo, e avrai più tempo, no, non per sognare, via i sogni sono superflui, non mangiano i sogni non dormono i sogni non servono i sogni, oggi solo oggi ma tra un po' finisce.


La prima cosa il test di gravidanza, la seconda la strada chiusa, la terza i piedi, la quarta oggi, la quinta: foglio bianco
le parole scritte sono chiare, ordinate,  corrono poi rallentano, fanno le pause poi ricominciano, il foglio bianco è muto e dentro il silenzio ci può stare tutto, ma tu lo conosci il silenzio, lo capisci, lo ascolti, oggi no, non lo so cosa vuol dire ho bisogno di parole che non escono, volano, girano ci sono tutte nella mia testa ma il foglio è bianco.




Si chiama Incertezza, al momento so solo questo
è arrivata insieme alla lettera di licenziamento di Amò, una settimana fa'
sto provando a conoscerla a descriverla ma è refrattaria 
insinua dubbi, confonde, ostacola il mio sguardo
vuol togliermi i sogni, la speranza
si nutre delle mie paure.
Incertezza, guardami, il foglio non è più bianco 
oggi ho vinto io..

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