fare la Panellara ai Caraibi
mollare tutto, lavoro, impegni,
vendere la casa, salutare parenti e amici
prendere un aereo e stabilirmi in un'isola caraibica
aprire un piccolo chioschetto
e vendere Panelle.
farina di ceci, acqua, prezzemolo, olio bollente, e il gioco è fatto.
Caraibi, sabbia, cielo e mare, un piccolo chiosco con il tetto fatto con le palme del luogo....niente scarpe, perchè il chiosco è sulla sabbia
niente abiti, in costume tutto il giorno, al massimo un pareo, giusto per proteggermi dagli schizzi di olio...
niente lavatrice, niente liti con la signora del piano di sopra che decide di lavarsi il balcone quando io ho la biancheria stesa, niente ferro da stiro.....
- Mamma posso andare a giocare con Mubak?
- Si tesoro vai pure....
Niente telefonate a mamma oche, del tipo:
"pronto mamma oca, hai niente in contrario se mio figlio e il tuo si vedano un pomeriggio per giocare insieme? "
"No, cara, certo, però lunedì il mio Ciccio ha il calcetto, martedì il corso di musica, mercoledì l'insegnante d'inglese, Giovedì.........."
Non devo parlare, non ho bisogno di capire cosa vogliano i miei interlocutori, friggo e servo, servo e friggo,
sale e pepe, a portata di mano, chi li vuole se li prende....
butterei via l'orologio, il telefonino, il pc, no quello no, ho bisogno di facebook ,
ho bisogno di quel "A cosa stai pensano?" per io postare ogni giorno .....A NIENTE!!!
niente, "ho posteggiato l'auto in divieto di sosta"
niente "devo pagare il canone RAI"
niente "Stressy lo stipendio sto mese non me lo danno"
e poi la sera chiuderei il chioschetto, metterei i bimbi a dormire su un giaciglio di paglia nella nostra capanna,
e davanti ad un fuoco fra le braccia di Amò, a guardare la luna e il mare, ridendo nel ricordare le sere trascorse sul divano a dormire davanti la TV.
Questo è il mio sogno
farina di ceci, acqua, prezzemolo, olio bollente, che ci vuole in fondo.........